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Scàccia, Màrio.

Attore italiano. Dopo l'esordio con N. Besozzi (1947) e il tirocinio in diverse compagnie di prosa e di rivista, insieme a G. Mauri, V. Moriconi e F. Enriquez fondò nel 1961 la Compagnia dei Quattro, affermandosi come attore di grande versatilità ed estro, una sorta di moderno mattatore (Il rinoceronte, 1962, di E. Ionesco). Dalla compagnia, tuttavia, S. si staccò dopo breve tempo, per dar vita a interpretazioni di maggior impegno e approfondimento drammatico: Aspettando Godot (1988) di S. Beckett, Rappaport (1989) di H. Gardner, I ragazzi irresistibili (1991) di N. Simon, La dodicesima notte (2001) di W. Shakespeare. S. svolse anche attività di attore cinematografico, prendendo parte a film quali Eutanasia di un amore (1978) di E.M. Salerno, Ferdinando e Carolina (1999) di L. Wertmüller, Voglio stare sotto al letto (1999) di B. Colella e agli sceneggiati Ottocento (1959), Le anime morte (1963), Le avventure di Pinocchio (1972) (Roma 1919-2011).